venerdì 2 marzo 2012

Ha imparato qualcosa che mi hanno insegnato

Me lo ricordo come se fosse ora : i primi giorni di ginnasio , la mitica prof di Lettere ci disse che non dovevamo farci passare neanche per l'anticamera del cervello l'idea di usare parole di cui non conoscessimo il significato . Era come uno schiacciasassi : di fronte ad una parola un po' più complicata o inusuale ti chiedeva puntualmente cosa significasse.
E' stupefacente come certe cose riescano a condizionarti anche a distanza di tanti anni : ancora oggi , quando leggo un libro o un articolo , se trovo una parola che non conosco , non c'è niente da fare , mi blocco ,non riesco ad andare avanti finchè non ho consultato il mio vocabolario .
Ammetto che questa tiritera l'ho riproposta sempre a Lorenzo che spesso roteava gli occhi...però è vero , aveva ragione , non si può dire qualcosa che non si sa... lui però , per accorciarsi la strada di fronte ad una parola nuova in genere mi dice ad alta voce : "Mammaaaa , che vuol dire la tal parola ?"
Ma poi arriva la svolta : una sera mette la testa dentro la cucina e mi dice : " a Cuochi e fiamme parlano di capesante , ma come si dice con una o due "p"? "  Ed io : "Credo in entrambi i modi . " "Aspetta - mi fa - c'è un modo per saperlo , basta prendere il vocabolario ! lo dici sempre tu !!"  E me lo ha portato.
Sì , evvai , missione compiuta !! Beh...aehm...il giorno dopo lo trovo con il capo ficcato nel vocabolario e ridacchiava. "che fai Lore ?? "  "Guardo se ci sono le parolacce !!"

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