lunedì 2 gennaio 2012

Gioie

Io e lei ci siamo conosciute il primo giorno di IV ginnasio e 5 anni sono volati via fra interrogazioni,accenti acuti,circonflessi,cantiche dantesche,filosofia e storia,le temute matematica-fisica-chimica,phonaggi seriali in gita e walkman dalle doppie cuffiette con dentro gli Eagles percorrendo la Costiera amalfitana .Poi abbiamo proseguito  all'università.Passavamo intere giornate insieme,fra le lezioni,la biblioteca,la sistemazione degli appunti,le sessioni d'esame.Ma i momenti migliori erano le pause spuntino,o caffè al bar dell'università o la pausa sigaretta (la sua,io non ho mai provato hurrà!!).Oppure le rapide incursioni a pranzo a casa mia dove trovavamo la tavola pronta grazie alla mia nonna.In quegli anni abbiamo condiviso tutto,sopratutto le ansie,le frustrazioni e i risultati degli esami,progettavamo il futuro,cullavamo l'idea di una casa tutta nostra,di una famiglia e dei figli.Sì,già allora.Abbiamo sperimentato quasi contemporaneamente un momento difficile nel quale il nostro corpo si è messo a gridare a squarciagola che c'era qualcosa che non andava, che non ci soddisfaceva e ci faceva soffrire.Credo che questa esperienza ci abbia unite tanto perchè una capiva perfettamente cosa provava l'altra,anche se questa non lo diceva a parole.Era come vedersi in uno specchio.E da lì siamo ripartite.Tenendo quella sofferenza e quel senso di smarrimento come un memento.
Siamo rimaste legate anche quando io mi sono trasferita,sentendoci spesso,vedendoci quando possibile e sempre condividendo le nuove fasi delle nostre vite.
Ma poi è successo qualcosa,causato da me.O meglio,non direttamente da me ma da una mia errata valutazione su una faccenda.Ma questo conta poco,è una sottigliezza.Nel rapporto fra me e lei ,quella in colpa ero io.E mi ci è voluto davvero tanto a capire che era così, ad accettarlo.Ci siamo allontanate per diverso tempo,perdendoci momenti importanti delle nostre vite.
Finchè ho pensato che fosse una vera stupidaggine starsene così e mi sono decisa a chiarire.Ci siamo riavvicinate lentamente,aiutate in questo,devo dirlo,dai moderni mezzi di comunicazione : sms,mail,skype.Abbiamo ricominciato le nostre chiacchierate con caffè virtuale quest'estate grazie alla webcam e poi a settembre ce ne siamo prese uno vero,sedute da Gilli,nel salotto buono della nostra città.E' stato emozionante rivedersi e sorprendente realizzare che era come se non ci fossimo mai allontanate.E' una sensazione di agio,di comfort,come rimettere dopo tanto tempo un vestito comodo.E' stato come riannodare un filo di un gomitolo interrotto.
E per Santo Stefano ci siamo visti tutti insieme,con i mariti,i bambini ,i genitori e i suoceri di lei.
Penso proprio che siamo state brave ( modestamente ) in questo percorso perchè abbiamo parlato chiaro,solo io e lei,senza nessun altro in mezzo e in questa marcia di riavvicinamento abbiamo utilizzato tutte le armi di cui ci hanno dotate l'educazione ricevuta dalle nostre famiglie e i nostri studi comuni.
Ti voglio bene,Lisa e spero che invecchieremo insieme,come amiche,magari parlando di lifting e artrosi!!

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