martedì 15 aprile 2014

Giorni

Giorni in cui ti senti un'energia infinita, rivolti la casa come un calzino, pulisci, declutteri, fai ordine nello spazio e nella mente, spunti tutta la to-do-list giornaliera e pensi che potresti fare ancora altrettante cose.
E giorni in cui hai l'energia ai minimi storici, senza un motivo plausibile o scatenante ed è già grassa se riesci a fare il minimo sindacale.

Giorni in cui ti piaci, ti vedi quel certo non so che e ti trovi addirittura carina.
E giorni in cui vorresti indossare un sacco di iuta ed eviti ogni specchio della casa. Persino le vetrine quando sei fuori.

Giorni in cui ti senti circondata d'amore, capita e considerata.
E giorni in cui ti senti incompresa, data per scontata e gli rovesceresti in testa la scodella di pasta.

Giorni in cui ti sembra di stare sulla strada giusta della genitorialitá, in cui ti fai domande, ti metti in discussione, ma sai dove orientare il timone.
E giorni in cui tuo figlio ti sembra un estraneo privo di logica e raziocinio, in balìa dell'istinto, e credi di aver perso il navigatore, ti fai un sacco di domande, pensi di aver sbagliato tutto e il timone ti resta in mano.

Giorni in cui ti senti una persona equilibrata, in gran parte risolta, in pace con il mondo, una cittadina, figlia, sorella, zia e amica decente.
E giorni in cui l'equilibrio va a farsi un giro, i nodi si riaggrovigliano, ti senti in guerra con tutti e ti mangiano i sensi di colpa perché sei una sorella lontana, una figlia che non "vive" i propri genitori, mentre gli anni passano, e per di più li ha delusi non finendo l'università. Senza contare i soldi spesi per questo.

Poi giorni in cui tutte queste cose si mischiano, si intrecciano. E per fortuna si acquietano. In parte da sole, in parte perché ho capito come fare...pensando una cosa alla volta, concentrandomi su qualcosa  che mi piace. E avendo tanta pazienza con me stessa.

E forse un giorno, chissà, finirò i miei studi!





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