lunedì 3 giugno 2013

Coccole e patate amorose

Lorenzo è sempre stato un bambino dolce e "coccoloso" , come gli dicevo io quando era piccolo.






E crescendo non è cambiato. Almeno fra le mura domestiche. Una mattina, quando frequentava la IV elementare, mentre si andava a prendere lo scuolabus in fondo al vialetto, mi disse: " Mamma, da oggi mi saluti sulle scalette di casa, mica sono un poppante, io! "

Ora poi, quando siamo fuori, ti si avvicina solo se il suo campo visivo è sgombro di persone che conosce, specie coetanei o compagni di scuola.

Però vuole che la mattina quando lo sveglio, o la sera quando va a letto, mi sieda vicino a lui, disteso, e lo coccoli un po'.

Spesso mi dice: " Un abbraccio!!". Sì, è una parola!!!
Se sono seduta sul divano, si mette sulle mie gambe, me le maciulla e il suo busto è più lungo del mio!!
E in piedi ormai, visto che è più alto, alla fine è lui che abbraccia me!!!


So che è normale questo allontanamento fisico, sopratutto in pubblico e sono contenta che stia crescendo e si stia sganciando da me. Anche se qualcuno può dubitare...

Mi dispiace che lo faccia perchè si preoccupa di cosa pensano gli altri. Questo sì.
E sto cercando in tutti i modi di spiegargli quanto sia importante e prezioso fare quello che ci dice la nostra testa, senza pensare a cosa dicono o si aspettano gli altri da noi. E' una prigione, una schiavitù.
Perchè alla fine agli altri non importa proprio un bel nulla di cosa facciamo o meno.
A loro serve solo convincersi che è giusto il loro modo di fare e di agire. E' insicurezza.
E purtroppo è un problema grosso che non hanno solo i ragazzini...almeno per loro può considerarsi "fisiologico"...

Capisco che ancora sia piccolo per capire fino in fondo il senso di quello che gli dico...ma io lo butto là, magari prima o poi lo raccoglie e lo fa suo, come è già successo per altre cose.

Io amo fare e ricevere le coccole. Non solo quelle propriamente dette. In senso lato. Magari cucinando il piatto preferito o mettendo in tavola qualcosa fatto pensando a qualcuno.
Come queste patatine arrosto


Calmi, non mi sono inventata nulla!! Ho solo copiato qualcosa in cui mi sono imbattuta per caso in rete.
E' un'idea che mi è piaciuta molto!!

Si sbucciano delle patate e si fanno a fettine piuttosto sottili e poi con gli stampini da biscotti, si ricavano le forme. Io ho usato gli stampini più piccoli che avevo perchè le patate erano di medie dimensioni.
L'unico inconveniente è che c'è un discreto scarto. Ma niente paura!! Gli avanzi  si possono lessare per farne, ad esempio, un purè. Per coccolare magari il ragazzino che ne va matto!


3 commenti:

  1. Che meraviglia quest 'idea!!! Mio figlio non ama le patate (strano eh??) ma forse così posso invogliarlo un po'!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il mio ragazzino mangia solo patate lesse o purè. Niente patate arrosto nè fritte. Strano anche lui, eh?

      Elimina
    2. Il mio ragazzino mangia solo patate lesse o purè. Niente patate arrosto nè fritte. Strano anche lui, eh?

      Elimina