mercoledì 19 giugno 2013

Di estate e di libri

Amo l'estate ed i libri. Da sempre.
La preferenza per questa stagione credo sia un'inclinazione familiare: abitavamo in una casa antica nel centro storico, coi muri spessi così. In inverno la caldaia non riusciva a scaldarci; entravamo in casa e, anzichè spogliarci, ci vestivamo. 
L'estate era tutta un'altra storia perchè si stava bene ed avevamo il fresco garantito ( si dormiva sempre con lenzuolo e copertina fine di cotone ) con la possibilità di goderci anche il giardino ombroso. E poi passavamo sempre tanti giorni al mare. 
Forse la mia famiglia mi ha trasmesso l'amore per l'estate. Pensate, la mia mamma, tornando a casa dall'ufficio verso le 14/1430 in agosto camminava sul lato soleggiato della strada mentre tutti cercavano l'ombra.

E i libri...beh, li ho sempre avuti intorno e non mancavano mai fra i regali che ricevevo per il compleanno o la promozione o a Natale. Ho imparato a leggerli grazie anche alla mia maestra. 
In classe c'era una sorta di libreria a più piani ricavata in una delle pareti e chiusa da una porta in parte coperta da un vetro. Non c'erano tantissimi libri ma quando la maestra Grazia me ne dava uno da portare via, mi sembrava di avere un tesoro fra le mani. E ancora ho davanti agli occhi una copertina azzurra e bianca, credo con una bici dotata di cesta e fiori disegnata sopra...mi piacevano i caratteri in cui era scritto, la storia...e aveva un odore quel libro...per quanto mi sforzi, non riesco a ricordare il titolo...sennò me lo andrei a cercare per rileggerlo...

A Natale del 2001, a Firenze, mio marito mi ha regalato questo libro. 


foto dalla rete

                                                                                  

Il solo che mi abbia mai regalato. Disse di averlo scelto perchè parlava della mia regione e in particolare di una zona, quella di Cortona, che più volte avevamo visitato prima che io mi trasferissi qua, negli anni in cui eravamo fidanzati e ci trovavamo ogni weekend da qualche parte, a metà strada.

E' un libro che mi è piaciuto tantissimo, che ho divorato e amato.
Perchè me lo ha regalato lui, perchè descrive in modo magistrale zone, luoghi, paesaggi, profumi, sapori, abitudini, orizzonti cari al mio cuore, perchè è il primo libro in cui ho trovato delle ricette di piatti gustosi proprio nel periodo in cui stava nascendo in me la curiosità per la cucina...e perchè parla d'estate.

Ogni anno, come in questi giorni, quando il caldo aumenta e l'aria ha quell'odore da scirocco e la maniglia della serranda del garage diventa bollente tanto da doverla ruotare in fretta per mollare subito la presa, mi viene sempre in mente un passo di questo libro: quando la protagonista, di ritorno da Arezzo in una giornata torrida, si infila nella vasca di Bramasole piena di acqua fredda, si copre il viso con un asciugamano bagnato ( questo a volte lo facciamo anche io e il boy ) e aspetta che il corpo raggiunga la temperatura dell'acqua...

A pensarci bene, credo che lo rileggerò questo libro. Dopo che mi sarò arrampicata sulla libreria per recuperarlo!!!

P.S. non trovate che il nome Bramasole sia così evocativo e poetico??? Sarebbe un soprannome perfetto per me! 

Buona Estate!

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