domenica 23 aprile 2017

Di buchi e speranze


La situazione è sostanzialmente identica a quella di poche settimane fa e che raccontavo nel post precedente.
È aumentata la sofferenza mia...mi sento strana perché sto continuando la mia vita di sempre, faccio tutte le mie cose senza ansia, normalmente...ma dentro sono in ribollimento...un mix di sentimenti...impotenza, senso di inutilità, tristezza, sensi di colpa, paura di non fare abbastanza, disorientamento, solitudine, rabbia per lo spreco di tutto.
E dolore.
Questo in certi momenti è insopportabile, insistente. 
L'ho guardato a lungo e ho capito da dove viene.
È il dolore che scoppia quando capisci davvero che il tuo amore non basta, che tu stessa non sei uno stimolo sufficiente, una ragione valida per chi ami.
Ti senti persa, piccola, totalmente inutile e senza valore. 
Ti chiedi continuamente ma perché no? Perché io non posso bastare, non posso essere una ragione valida? Cosa mi manca? Cosa ho di sbagliato?
Ti si buca il cuore. 
E non si richiude più.
E hai l'impressione che tutto il tuo amore se ne vada via da quel buco.
Perduto.
Sprecato.
Irrimediabilmente.
Per sempre.
Ma la cosa sconvolgente è che si riforma, ne hai ancora, forse ancora di più. E lo senti che monta, che trabocca...che sgomita, che vuole uscire...
E questo tiene viva la speranza, anche contro ogni evidenza, che un giorno cambierà qualcosa. 
E quell'amore potrà essere utile. 
Usato. 
Amato.
E tu con lui.


2 commenti:

  1. Sull'ultimo post io non ho commentato perché credo sia difficilissimo parlare di un argomento come quello senza conoscere veramente le persone che lo vivono, ed io, nonostante la nostra conoscenza virtuale, non so abbastanza da poter nemmeno azzardare un'ipotesi. Quello che mi sento di dire qui ora però ci si riallaccia un pò, perché forse questo tuo stato d'animo di ora, è legato al rammarico di non essere stata uno stimolo sufficiente per lei, per curarsi e non ritrovarsi nella situazione di ora ma sai da sola che di fronte a certe malattie, gli stimoli esterni, ed a volte pure la volontà non basta. La consapevolezza è il primo passo per curare certe patologie e forse è questa che è mancata ma non è una colpa ne tua ne di chi ha provato a starle accanto. L'amore che provi credo non diminuirà mai, ed anche se non basta, è essenziale. Un abbraccio

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    1. Grazie...io lo so che non è colpa nostra. Ma da figlia quella resta la sensazione più brutta da vivere a livello di pancia, di istinto....

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