È stato un periodo difficile, complicato, doloroso. Uso il passato prossimo perché ne sto uscendo. Ci vorrà pazienza e ci saranno delle ricadute, dei passi indietro, lo so, ma ho fatto un lungo lavoro su me stessa, ho capito cose che prima non riuscivo a vedere. O non volevo vedere. Ho dato il giusto peso a cose, persone e situazioni, ho capito di che pasta qualcuno è fatto, so per cosa/chi devo spendermi.
Sopratutto ho imparato a lasciar andare le cose che non posso cambiare, controllare, sulle quali non ho potere alcuno. Capita nella vita, e tu non puoi farci nulla, anche se riguarda te, anche se coinvolge te, anche se ci sei dentro fino al collo o sopra i capelli.
Perché non dipende da te.
Ma da qualcun altro.
E lì è inutile resistere, insistere, puntare i piedi.
Non succederà quello che desideri tu.
Mai.
O mai più.
E se insisti, soccombi tu. Sicché...
A un certo punto si deve lasciar andare, mollare, far sì che le cose, i rapporti facciano il loro corso. Che vadano come devono andare.
Non è una sconfitta ma conservazione di sé con tutto ciò che questo implica, tipo salute fisica e mentale, dignità, gioia di vivere, tentativo di non perdere tutto ciò che la vita ancora riserva...(dicesi futuro!)
Ringrazio chi mi ha ascoltato, aiutato, tirato fuori o semplicemente si è sorbito i miei sfoghi qui o di là (FB e/o IG).
Mi siete stati tutti di immenso aiuto, spesso inconsapevolmente.
E di questo vi ringrazio.
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