Come stamani.
Probabilmente l'autunno non ha nessuna colpa e sono io che ho un po' di cose per la testa che mi fanno sciabordare i pensieri dandomi preoccupazioni...
Mentre guidavo per la mia stradina, mi sono persa a guardarmi intorno, fermandomi più volte, scendendo, osservando, scattando, posando gli occhi sulle piccole cose, ascoltando i rumori degli uccelli fra i gambi secchi dei girasoli, ancora rimasti lì, nei campi e dei trattori che aravano qua e là i fianchi delle colline, attorniati da nugoli di gabbiani...
E ho pensato che il tutto, sopratutto la luce e la scarsa nitidezza del paesaggio, avessero un loro fascino, potente e inspiegabile...e anche lo spleen...non so perché mi è tornato in mente il decadentismo...Baudelaire...forse perché quando leggevo le sue poesie sull'antologia del ginnasio le associavo immancabilmente a un paesaggio indefinito, che non identificavo, ma avvolto nella nebbia...
Nessun commento:
Posta un commento