All'inizio del mese siamo stati qualche giorno a Firenze approfittando di qualche giorno di vacanza scolastica . La piccola Gaia ha deciso di nascere due giorni prima del nostro arrivo e così abbiamo potuto conoscerla . E' stato emozionante seguire la sua nascita anche da lontano grazie alla rete e ricevere le sue foto , appena venuta al mondo , quasi in tempo reale .
Ed è stato ancora più emozionante vedere la gioia " rimbambita " di mio fratello . E tenerla in braccio , piccola e già abbastanza forte da girare il capino a destra e a sinistra .
Indipendentemente da tutto il resto , già prima di partire avevo programmato di andare a fare un bel giro in centro e così ho fatto .
E' una necessità quasi fisica , un desiderio di rientrare dopo tanto tempo in un ambiente e provare quella sensazione , che non ti aspetti , di appartenenza . E' stupefacente : te ne stai lontano per tanto tempo,ma quando torni ti senti come se fossi stato sempre lì .
Camminare per quelle vie è ritrovare dei pezzi di sè , appoggiare di nuovo gli occhi su scorci che conosci alla perfezione . Non è solo guardare . E' molto di più e forse non ve lo so neanche spiegare.
E' come fare un lungo viaggio a ritroso e ritorno nel tempo di un battito di ciglia .
Provo emozione , quel senso di formicolio alla bocca dello stomaco , ma mai tristezza o rimpianti. E' un sentimento positivo !!
Perciò , se siete pronti , iniziamo il giro !
Si comincia dal terrazzo della cucina . Vi sembrerà assurdo , ma quando io esco lì fuori sento un odore , tipo di fiori e piante , che non sento in nessun altro posto.
Il babbo può passare in centro con l'auto , quindi , potevo perdermi l'occasione di immortalare Ponte Vecchio ??
o certi elementi decorativi di un palazzo sul Lungarno ??
Quando sono andata in giro a piedi mi sono trovata quasi per caso a ripercorrere certe vie e ritrovare certi negozi che ho sempre adorato come Scandinavia con tutte le sue candele .
Mi sono ritrovata a passare dal Mercato Centrale , tappa quasi fissa delle mie uscite di adolescente .
E di fronte alla chiesa di S.Lorenzo ho ricordato i tanti aneddoti che il nonno mi ricordava da bambina , sul Brunelleschi e i Medici e quella facciata tante volte disegnata e proposta e mai realizzata.
E forse è scontato dirvi che quando giro per la città è come se il nonno passeggiasse con me . Prendetemi per matta , ma io sento la sua voce che mi dice dove e cosa guardare , che mi fa osservare un colore, il tutto con grande orgoglio , come se al mondo non ci fosse niente di più bello o ben fatto.
E lì , sulla sinistra della chiesa ci sono le "buche" caratteristiche botteghe fiorentine , fra cui anche quella della lana dove si riforniva la mamma quando era bambina e ragazzina.
La meta imprescindibile per me ( e che ve lo dico a fare?? ) è piazza del Duomo sempre affollatissima , quel giorno anche di più per le iniziative legate a Florens 2012
Eccoli qua , I Magnifici Quattro !!
L'uliveto era molto bello anche se rimpiango di non aver visto dal vivo il tappeto di erba posato due anni fa...
E sulla via per andare a prendere le capsule alla nuova Boutique Nespresso , la mia attenzione è stata catturata da queste
che subito mi hanno ricordato @Brunhildeswelt e le sue (S)facciate...
Questa novità mi è molto piaciuta al posto dei cassonetti , necessari , ma ahimè , diciamocelo , bruttini specie quando strabordanti .
Son voluta passare da via dello Studio solo per entrare da Pegna e non vi dico le cose che ho visto e quelle che mi sarei portata via !!
Mi sono imbattuta anche in questa vetrina
ultimamente mi colpiscono molto , non per quello che è esposto , ma per la luce che vedo ed il calore che mi trasmettono . Questa era di quelle come dico io !!
E in fondo alla viuzza , eccola la Cupola !!
con la sua Gabbia dei Grilli di cui vi ho parlato ma che non avevo mai fotografato !
Scattare questa foto fa venire una vertigine , non so se per la posizione o la Sindrome di Stendhal !!
E da lì ho imboccato via de' Servi perchè volevo ripercorrere le mie strade, quelle per le quali sono passata decine e decine di volte , nel quartiere in cui sono cresciuta...
Questa foto , secondo me , è la sintesi perfetta della vita nella mia città fra persone che tornano dalle compere nel quartiere , gente che si muove in bicicletta per bypassare il traffico impazzito e stranieri che passeggiano in ogni dove , coi nasi all'insù ,le bocche semiaperte in un "ohhh" continuo , le macchine fotografiche attaccate all'occhio .E qualcuno corre in avanti, teleobiettivo in mano, e si accoccola per fotografare una bimba biondissima che ride a tutta bocca nel passeggino spinto dal padre , uno yankee , lo so, anche senza vedere il passaporto e sentire la sua lingua .
Ci sono palazzi davvero notevoli in questa via .
E in fondo , laggiù , la MIA chiesa , la MIA piazza
Lo Spedale degli Innocenti
l'affresco che vedevo ogni volta che entravo in chiesa nel chiostrino
e dalla parte opposta , lassù in altro le finestrine dei locali dove si faceva catechismo e dove si andava nel tempo libero a chiacchierare e giocare a ping pong o a biliardino .
Dopo la famiglia e la scuola , la parrocchia è la prima società di adulti in cui mi sono inserita. Ci ho passato molto tempo perchè lì mi sentivo al sicuro , sono stata molto amata e responsabilizzata , trattata da grande e con tanto rispetto per le cose che facevo e la mia personalità . Conservo dei ricordi vivi e molto belli , di giornate spensierate e serene , di piccoli incarichi da svolgere in compagnia di Francesca , come consegnare gli avvisi ai parrocchiani o portare i pacchi di Natale agli anziani soli .
Mi sentivo molto buona e centrata allora , ad essere sincera .
E' passato tanto tempo e tante cose sono cambiate , ma il "nocciolo" di me , il "core" come dicono gli anglosassoni e che io leggo anche alla marchigiana , cioè il cuore , è rimasto sostanzialmente lo stesso .
Le cose che mi appassionavano , che mi indignavano, che mi emozionavano fino a farmi vibrare la pancia e venire i brividi sulle guance , le cose in cui credevo , quelle che detestavo , sono fondamentalmente le STESSE di oggi . Sono cresciuta qui e di tutto questo porto ancora tanto con me , più di quanto potessi immaginare .
E mentre scattavo questa foto pensavo alla nonna Lea , e alla sua religiosità semplice , che quasi sconfinava nella superstizione , quella delle preghiere in latino , imparate da piccina , come una nenia , storpiate e forse mai comprese . Ma lei ci credeva e pregava e diceva rosari . Ed io penso che la Madonnina ( come la chiamava lei ) , l'abbia ascoltata .
E l'uscita dal viaggio nel passato !!!
P.S. a casa sono andata in cerca di cimeli ed ho trovato questa !!
millemila anni fa io che leggevo (cosa strana,eh??) di prima mattina a Montalcino a casa della zia Ismena...già , prima o poi dovrò parlarvi anche di lei !! ;-)
Io sono stata a Firenze da ragazza e me ne sono letteralmente innamorata...per me vale il detto vedi Firenze e poi muori e non Vedi Roma e poi muori...Firenze è magica, trasuda cultura e arte e una parte del mio cuore è costantemente lì...pagherei oro per essere Fiorentina come te Lu!!!
RispondiEliminaE penso che lo sarò a vita!! Un bacio,Fabri
Elimina